NEWS - GAME STOP
GameStop dona la nuova sala giochi ai bambini dell’Ospedale San Paolo
14 December 2018
Per Natale GameStop regala all'ospedale San Paolo una sala giochi per il reparto di Pediatria. L'inaugurazione si terrà il 14 dicembre alle ore 10.30. Lo spazio è stato completamente ristrutturato per permettere a bambini e famiglie di vivere dall'interno l'esperienza GameStop. La sala avrà un’area dedicata al gaming con tre postazioni dotate di PlayStation, Xbox e Nintendo Switch e un'area multifunzionale per l’intrattenimento, il gioco e le diverse necessità ospedaliere. I genitori avranno la possibilità di rimanere con i propri figli in un ambiente con arredamenti a tema e riferimenti ai personaggi più famosi dei videogiochi. “Innanzitutto vogliamo ringraziare l'Ospedale San Paolo per la disponibilità dimostrata verso questa iniziativa: la nostra collaborazione nasce dal desiderio di GameStop di restare vicino ai più giovani, specialmente quando devono affrontare le difficoltà di un percorso ospedaliero – spiega Claudio Iacozzilli, Merchandsing Director presso GameStop – inoltre con questo spazio offriamo la possibilità alla famiglie di provare l'esperienza vissuta da chi già conosce il nostro brand”. La sala inaugurata al San Paolo è solo la prima. GameStop infatti nel corso del 2019 aprirà altre due sale in altrettanti ospedali, uno nel centro Italia e uno nel sud, per confermare l'attenzione del brand verso i più giovani. "In Ospedale bambini e adolescenti non vengono solo curati ma, durante la loro permanenza in reparto è nostro compito positivizzare la loro esperienza e andare incontro alle loro preferenze ludiche - interviene il dottor Mauro Moreno, Direttore Sanitario dell'ASST Santi Paolo e Carlo - In questa cornice si inserisce il progetto di GameStop all'Ospedale San Paolo come parte di un ampio percorso di rinnovamento della Clinica Pediatrica. La nuova sala giochi permetterà di aumentare lo spazio dedicato ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, un nuovo ambiente per socializzare e divertirsi, vivere momenti di normale quotidianità e di distrazione dalla malattia".